@ -352,7 +352,7 @@ i valori di $\beta$ e $k$ imponendo i valori noti riportati in tabella \ref{tab:
In figura \ref { fig:psd} si riporta una distribuzione spettrale tipica
confrontata con la funzione teorica.
\begin { figure} [ht]
\begin { figure} [htpb ]
\centering
\includegraphics { images/PSD.pdf}
\caption [scale=0.7] { Densità spettrale di rumore per la posizione di una trappola
@ -365,7 +365,7 @@ trappola è possibile interpolare i valori per ogni possibile posizione
intermeda. Per fare questo si usano delle funzioni polinomiali di ordine 3,
come mostrato in figura \ref { fig:trap_ ccurves} .
\begin { figure} [ht]
\begin { figure} [htpb ]
\centering
\includegraphics [scale=0.8] { images/calibration_ curves.pdf}
\caption { Andamento e interpolazione dei valori di $ k $ e $ \beta $ .}
@ -407,6 +407,13 @@ verificarsi due situazioni:
sarà applicata una tensione pari a quella selezionata.
\end { itemize}
\begin { figure} [ht]
\centering
\includegraphics { images/tension.pdf}
\caption { \textit { Force-clamp} con una trappola.}
\label { fig:tension}
\end { figure}
Osservando i tracciati temporali della posizione relativa della
microsfera è possibile individuare la transizione tra questi due
regimi, sia attraverso la velocità di variazione della posizione,
@ -417,9 +424,52 @@ per diversi valori di tensione selezionati è possibile caratterizzare
quantitativamente la dipendenza dalle sollecitazioni esterne del
legame analizzato.
Per realizzare sperimentalmetne questa misura
\section { Saggio a tre sfere}
\label { sec:three-beads}
Visto che nelle giunzioni aderenti la trasmissione degli sforzi
meccanici è spesso media tra proteine filamentose (come la
\textit { F-actina} ) risulta particolarmente utile sviluppare un
saggio in cui, usando due trappole, è possibile mettere in tensione
una proteina filamentosa, simulando ad esempio lo stato in cui si
può trovare la \textit { F-actina} nel citoscheletro.
\begin { figure} [h]
\centering
\begin { subfigure} { 0.45\linewidth }
\centering
\includegraphics [width=\linewidth] { images/three_ beads_ tension.pdf}
\caption { }
\label { fig:feedback-off}
\end { subfigure}
\\ [\baselineskip]
\begin { subfigure} { 0.45\linewidth }
\centering
\includegraphics [width=\linewidth] { images/three_ beads_ fbON_ unbound.pdf}
\caption { }
\label { fig:feedback-on-unbound}
\end { subfigure}
\hfill
\begin { subfigure} [H]{ 0.45\linewidth }
\centering
\includegraphics [width=\linewidth] { images/three_ beads_ fbON_ bound.pdf}
\caption { }
\label { fig:feedback-on-bound}
\end { subfigure}
\centering
\caption { (a) Ciclo di retroazione disattivato, microsfere in posizione di equilibrio. La tensione del filamento può essere aggiustata modificando la distanza delle trappole. (b) Ciclo di retroazione
attivato, nessuna molecola immobilizzata legata al filamento. Le
trappole si muovono indefinitamente per ``inseguire'' la posizione
corrispondente alla forza richiesta. (c) Il filamento si lega con
una molecola immobilizzata sul vetrino, la microsfera raggiunge la
posizione target e lo spostamento delle trappole si arresta. La forza
applicata sul legame è pari a quella selezionata} .
\label { fig:three_ beads}
\end { figure}
In figura \ref { fig:three_ beads} è rappresentato lo schema realizzato
\section { Fluorescenza di singola molecole}
\label { sec:single_ molecule_ fluorescence}