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lorenzo.zolfanelli93 4 years ago
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chapters/1-introduction.tex View File

@ -682,7 +682,7 @@ $\vec{k}$ sarà descritta dal campo elettrico
La direzione del vettore $k$ corrisponde a quella di propagazione
dell'onda elettromagnetica e il suo modulo, il \emph{numero
d'onda}, dipende dall'indice di rifrazione del mezzo attraversato
e dalle frequenza della radiazione:
e dalla frequenza della radiazione:
\begin{equation}
\label{eq:k_vinc}
@ -693,13 +693,13 @@ k = \frac{\omega}{c / n}
\end{equation}
Consideriamo ora un'onda elettromagnetica che incide sulla superficie
di separazione tra due mezzi, con indici di rifrazione $n_1 > n_2$,
di separazione tra due mezzi, con indici di rifrazione $n_1 > n_2$ e
con un angolo di incidenza rispetto alla normale alla superficie
$\theta_i$.
Possiamo descrivere la propagazione attraverso la superficie di
separazione usando un sistema di riferimento dove l'asse $z$ è
parallela a essa e il vettore d'onda appartiene al piano $xz$.
parallelo a essa e il vettore d'onda appartiene al piano $xz$.
\begin{figure}[ht]
\centering
@ -711,7 +711,7 @@ parallela a essa e il vettore d'onda appartiene al piano $xz$.
\end{figure}
I vettori $\vec{k}$ delle onde incidenti, trasmessa e riflessa
I vettori $\vec{k}$ delle onde incidenti, trasmessa e riflessa,
devono rispettare il vincolo definito dall'equazione \ref{eq:k_vinc}.
Questa condizione è rappresentata graficamente nella figura
\ref{fig:ev_Wave} dalle due semicirconferenze grigie.
@ -831,7 +831,7 @@ un fascio di illuminazione obliquo rispetto alla superficie del
campione. Questo fascio obliquo interseca sempre il centro del
sistema ottico, e quindi del cammino di raccolta della fluorescenza,
ma eccitando esclusivamente i fluorofori in uno spessore ridotto
del campione ($d$), ad una quota sulla superficie dipentente dallo
del campione ($d$), ad una quota sulla superficie dipendente dallo
spostamento orizzontale del fascio di eccitazione ($\Delta x$).
\begin{figure}[ht]
@ -857,7 +857,7 @@ Quindi potrebbe essere reso piccolo a piacere avvicinando l'angolo
di incidenza all'angolo critico. Tuttavia i fasci luminosi utilizzati,
tipicamente generati da un \textit{laser}, sono di tipo gaussiano e
non si propagano secondo le leggi dell'ottica geometrica.
In particolare il raggio minimo del fascio nel (\textit{waist}) e
In particolare il raggio minimo del fascio (\textit{waist}) e
la sua divergenza sono inversamente correlati. Se $w_0$ è il minimo
valore del raggio del fascio durante la sua propagazione e $z$ è
la distanza, lungo la direzione di propagazione, dal punto di minimo,
@ -890,11 +890,11 @@ $\delta z = 2 z_R' =
Questa tecnica, a differenza della TIRF, permette di effettuare una
scansione in profondità del campione. Infatti, in virtù della
geometria del sistema d'illuminazione, se il piano focale viene
modificato allontanando o avvicinando o allontanando il campione
modificato allontanando o avvicinando il campione
dall'obiettivo, la posizione in cui il fascio inclinato incide
sul vetrino risulterà traslata orizzontalmente di conseguenza, e
la quota alla quale il fascio di illuminazione attraverserà il
centro del campione in corrispondenza del piano focale.
sul vetrino risulterà traslata orizzontalmente e, di conseguenza, il
fascio di illuminazione attraverserà il centro del campione in
corrispondenza del piano focale.

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chapters/2-methods.tex View File

@ -23,7 +23,7 @@ schemi di microscopia e manipolazione:
condensatore e trasmessa dall'alto verso il basso attraverso
il campione.
L'obiettivo posto sotto il campione raccoglie la luce
trasmessa ricostruisce un'immagine ingrandita del
trasmessa e ricostruisce un'immagine ingrandita del
contrasto di densità dello stesso.
\item[Pinzette ottiche:] due intensi fasci laser vengono
collimati sul piano focale posteriore dell'obiettivo,
@ -50,7 +50,7 @@ schemi di microscopia e manipolazione:
\end{figure}
Per evitare interferenze tra i tre schemi è stato necessario
scegliere oppurtune lunghezze d'onda per la radiazione di
scegliere opportune lunghezze d'onda per la radiazione di
illuminazione e, di conseguenza, appropriati specchi dicroici
e filtri.


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