From ff476d855a45ac046f86b1d47d143d0b2e814405 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: "lorenzo.zolfanelli93" Date: Sun, 23 Aug 2020 02:45:58 +0000 Subject: [PATCH] Update on Overleaf. --- chapters/2-methods.tex | 68 ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++-- 1 file changed, 66 insertions(+), 2 deletions(-) diff --git a/chapters/2-methods.tex b/chapters/2-methods.tex index 3feccb4..6fe1feb 100644 --- a/chapters/2-methods.tex +++ b/chapters/2-methods.tex @@ -85,6 +85,10 @@ Il preparato così assemblato viene fissato nel microscopio, attraverso quattro viti, su un tavolino traslatore (il \textit{traslatore corto raggio} in figura \ref{fig:microscope}), trovandosi quindi tra il \textit{condensatore} e l'\textit{obiettivo}. +Gli obiettivi che sono stati alternativamente usati per gli scopi di +questa tesi sono: ??, ??. + + La posizione del campione rispetto al centro del percorso ottico può essere modificata attraverso due traslatori controllati elettronicamente, uno di tipo piezoelettrico (Physik Instrumente, ??) @@ -95,10 +99,70 @@ per spostamenti veloci e con precisione nanometrica, con una corsa di Il piano focale può essere modificato variando la posizione dell'obiettivo, grazie a un posizionatore verticale piezoelettrico (Physik Instrumente, PIFOC™ ??) con con una corsa di \SI{400}{\um} -e risoluzione nanometrica. +e risoluzione nanometrica. Il microscopio è stato progettato in modo +che al centro della corsa il piano focale si trovi in corrispondenza +della superficie interna del vetrino portaoggetti (per un campione +preparato nel modo descritto nei paragrafi precedenti). + +I posizionatori piezoelettrici per lo stage XY e per l'obiettivo +sono connessi a due moduli elettronici di controllo (rispettivamente +?? e ??). Questi sono connessi a un PC mediante interfaccia seriale +RS232 e possono essere azionati e controllati usando il protocollo +di comunicazione GCS \cite{GCS} definito da Physik Instrumente. +I motori del traslatore a lungo raggio sono connessi a una scheda +di controllo (Galil Motion Control), anch'essa connessa al medesimo +PC tramite interfaccia seriale RS232. In questo caso il dispositivo +può essere azionato e controllato attraverso un altro specifico +protocollo di comunicazione. + +Per semplificare l'utilizzo dei tre gli attuatori durante +la manipolazione di un campione è stato sviluppato un software +in ambiente LabView che implementa i protocolli di comunicazione +richiesti. +In particolare il software sviluppato consente di utilizzare +levette analogiche e cursori di un \textit{controller} della console +Xbox 360 (Microsoft) per inviare comandi agli attuatori, rendendo la +manipolazione del campione particolarmente semplice e intuitiva. + +\section{Illuminazione a luce trasmessa} + +La radiazione emessa da un LED ad alta intensità (Thorlabs, M780L3) +con picco di emissione centrato nell'infrarosso, a \SI{780}{nm}, +viene filtrata con un filtro passa-basso (Thorlabs, FEHL0750) in modo +da sopprimere l'emissione a lunghezze d'onda inferiori a \SI{750}{nm} +che andrebbe a interferire con il rilevamento della fluorescenza. +Successivamente, con l'ausilio di una singola lente e un accoppiatore +in fibra (Thorlabs), la radiazione emessa dal LED e filtrata +viene immessa in una fibra ottica e trasportata in corrispondenza del +microscopio. All'altra estremità della fibra un sistema formato da un +collimatore, un diaframma e una lente aggiusta le dimensioni e la +divergenza del fascio di illuminazione, direzionandolo collimato verso +il piano focale posteriore del condensatore. +Il fascio di illuminazione viene quindi focalizzato sul campione, lo +attraversa e la radiazione trasmessa e diffusa viene raccolta +dall'obiettivo. +Gli obiettivi usati sono corretti all'infinito, questo significa +che i raggi in uscita dall'obiettivo sono collimati. +Inserendo nel percorso ottico una \textit{tube lens} l'immagine +viene messa a fuoco in un piano ben preciso. L'immagine del campione +così formata, il cui ingrandimento dipende dal rapporto tra la lunghezza +focale dell'obiettivo e quella della tube lens, viene ulteriormente +ingrandita mediante l'uso di una terza lente e catturata, dopo aver +attraversato un \textit{beam-splitter}, da due sensori CMOS +monocromatici (Thorlabs DCC1545M). +La potenza viene suddivisa tra i due sensori secondo il rapporto +90:10. Il sensore che riceve la frazione maggiore di potenza sarà +utilizzato per il sistema attivo di stabilizzazione meccanica (descritto +in sezione \ref{sec:active_stab}), l'altro sensore verrà utilizzato +per mostrare costantemente su un monitor la situazione del campione. + + +\section{Fluorescenza} -I posizionatori dell +\section{Pinzette ottiche} +Il fascio \textit{laser} collimato in uscita da una sorgente +\ch{Nd:YVO4 \section{Force-clamp}