diff --git a/chapters/2-methods.tex b/chapters/2-methods.tex index 6044d0e..c915ace 100644 --- a/chapters/2-methods.tex +++ b/chapters/2-methods.tex @@ -82,12 +82,27 @@ Una miscela in soluzione acquosa delle varie molecole necessarie per gli esperimenti viene caricata in una camera di reazione realizzata tra due vetrini (portaoggetti e coprioggetti). Il preparato così assemblato viene fissato nel microscopio, attraverso -quattro viti, su un tavolino traslatore (il \textit{traslatore corto raggio} in figura \ref{fig:microscope}), trovandosi quindi tra il +quattro viti, su un tavolino traslatore (il \textit{traslatore corto +raggio} in figura \ref{fig:microscope}), trovandosi quindi tra il \textit{condensatore} e l'\textit{obiettivo}. -Gli obiettivi che sono stati alternativamente usati per gli scopi di -questa tesi sono: ??, ??. +Per gli scopi di questa tesi sono stati usati due obiettivi +differenti: +\begin{itemize} + \item Un obiettivo planapocromatico 60x a immersione ad acqua, + con alta apertura numerica ($NA = 1.22$) e distanza di lavoro + di \SI{0.2}{\mm} (Nikon) + \item Un obiettivo TIRF (??) a immersione a olio (Nikon) +\end{itemize} + +Il primo obiettivo presenta le caratteristiche migliori per quanto +riguarda l'efficienza delle pinzette ottiche, anche a profondità +significative all'interno del campione. +Il secondo obiettivo invece permette la realizzazione di schemi di +illuminazione TIRF, al prezzo di un'efficienza delle pinzette ottiche +che decresce rapidamente all'aumentare del volume di campione +attraversato. La posizione del campione rispetto al centro del percorso ottico può essere modificata attraverso due traslatori controllati @@ -109,8 +124,8 @@ sono connessi a due moduli elettronici di controllo (rispettivamente ?? e ??) e dotati di sensori che permettono il funzionamento in modalità a ciclo chiuso. I motori passo-passo del traslatore a lungo raggio sono invece controllati da un modulo elettronico fornito da -Galil Motion Control e equipaggiati di un \textit{encoder} che permette -la selezione e il monitoraggio della velocità di spostamento. +Galil Motion Control e equipaggiati di un \textit{encoder} che +permette la selezione e il monitoraggio della velocità di spostamento. Le tre unità di controllo sono connesse ad un PC mediante interfaccia seriale RS232 e possono essere programmate e controllate usando i protocolli di comunicazione GCS per i moduli Physik Instrumente @@ -144,13 +159,21 @@ attraversa e la radiazione trasmessa e diffusa viene raccolta dall'obiettivo. Gli obiettivi usati sono corretti all'infinito, questo significa che i raggi in uscita dall'obiettivo sono collimati. -Inserendo nel percorso ottico una \textit{tube lens} l'immagine -viene messa a fuoco in un piano ben preciso. L'immagine del campione -così formata, il cui ingrandimento dipende dal rapporto tra la lunghezza -focale dell'obiettivo e quella della tube lens, viene ulteriormente -ingrandita mediante l'uso di una terza lente e catturata, dopo aver -attraversato un \textit{beam-splitter}, da due sensori CMOS -monocromatici (Thorlabs DCC1545M). +Inserendo nel percorso ottico una \textit{lente di tubo} l'immagine +viene messa a fuoco in un piano ben preciso. +La distanza focale dell'obiettivo è di \SI{3.3}{\mm}, quella della +lente di tubo di \SI{250}{\mm}. +Otteniamo quindi la formazione di un immagine del piano del campione +selezionato a una distanza di \SI{250}{\mm} dalla lente e con un +fattore di ingrandimento $M = 250/3.3 \approx 75$. +Questa immagine viene ulteriormente ingrandita mediante l'uso di +un'ulteriore lente con distanza focale \SI{75}{\mm} posta a +\SI{350}{mm} dalla lente di tubo. +In questo modo si ottiene, a una distanza di \SI{30}{\cm} dall'ultima +lente un ulteriore ingrandimento di un fattore $M' = 3$ +dalla lente di tubo. catturata, dopo aver attraversato un +\textit{beam-splitter}, da due sensori CMOS monocromatici +(Thorlabs DCC1545M). La potenza viene suddivisa tra i due sensori secondo il rapporto 90:10. Il sensore che riceve la frazione maggiore di potenza sarà utilizzato per il sistema attivo di stabilizzazione meccanica (descritto