diff --git a/CREDITS.txt b/CREDITS.txt
new file mode 100644
index 0000000..b0c979a
--- /dev/null
+++ b/CREDITS.txt
@@ -0,0 +1,3 @@
+Openclipart
+Alphaton CC BY-SA 3.0
+gwoptics ComponentLibrary
\ No newline at end of file
diff --git a/chapters/2-methods.tex b/chapters/2-methods.tex
index 0ce0c1a..6044d0e 100644
--- a/chapters/2-methods.tex
+++ b/chapters/2-methods.tex
@@ -109,7 +109,7 @@ sono connessi a due moduli elettronici di controllo (rispettivamente
?? e ??) e dotati di sensori che permettono il funzionamento in
modalità a ciclo chiuso. I motori passo-passo del traslatore a lungo
raggio sono invece controllati da un modulo elettronico fornito da
-Galil Motion control e equipaggiati di un \textit{encoder} che permette
+Galil Motion Control e equipaggiati di un \textit{encoder} che permette
la selezione e il monitoraggio della velocità di spostamento.
Le tre unità di controllo sono connesse ad un PC mediante interfaccia
seriale RS232 e possono essere programmate e controllate usando
@@ -163,12 +163,59 @@ per mostrare costantemente su un monitor la situazione del campione.
\section{Pinzette ottiche}
Il fascio \textit{laser} collimato in uscita da una sorgente
-\ce{Nd}:\ce{YVO4} attraversa una serie di due isolatori ottici, e,
-dopo aver attraversato una lamina $\lambda/2$, viene diviso in due
-fasci ortogonali da un cubo polarizzatore. I due fasci avranno
-polarizzazioni parallele o perpendicolari rispetto alla superficie
-del tavolo ottico, e la lamina $\lambda/2$ consente di modificare
-la ripartizione di potenza tra i due rami.
+\ce{Nd}:\ce{YVO4} attraversa immediatamente una serie di due isolatori
+ottici, necessari per ridurre al minimo le instabilità della sorgente
+dovute alla retro-riflessione.
+Successivamente, dopo aver attraversato una lamina $\lambda/2$,
+viene diviso in due fasci ortogonali da un cubo polarizzatore.
+I due fasci avranno polarizzazioni parallele o perpendicolari rispetto
+alla superficie del tavolo ottico, e la lamina $\lambda/2$ consente di
+modificare la ripartizione di potenza tra i due rami.
+I due rami vengono ricombinati utilizzando un secondo cubo
+polarizzatore, dopo aver attraversato due modulatori acusto-ottici
+(\textit{Acousto Optic Modulator, AOM}).
+Gli AOM vengono realizzati ponendo un cristallo di quarzo in contatto
+con un trasduttore piezoelettrico: la radiofrequenza trasmessa al
+trasduttore consente l'instaurazione di un onda stazionaria acustica
+all'interno del cristallo, che si comporta sostanzialmente come un
+reticolo di diffrazione. Variando l'ampiezza e la frequenza del segnale
+elettrico inviato agli AOM è possibile modificare le caratteristiche
+dell'onda acustica stazionaria nel cristallo, e quindi ottenere una
+deflessione e una modulazione del fascio in uscita.
+
+Gli elementi ottici sono allineati in modo che quanto a entrambi
+gli AOM viene applicata una radiofrequenza di \SI{75}{MHz} i due rami
+incidano perpendicolarmente sull'ultimo cubo polarizzatore e proseguano
+il loro percorso esattamente sovrapposti (linea continua nella
+figura \ref{fig:aom}).
+
+\begin{figure}[ht]
+ \centering
+ \includegraphics[width=\linewidth]{images/aom.pdf}
+ \caption{Caption}
+ \label{fig:aom}
+\end{figure}
+
+Una coppia di lenti piano-convesse con distanze focali di
+\SIlist{??;??}{\mm} incrementa la dimensione del fascio e rende il
+piano focale posteriore dell'obiettivo coniugato con il piano
+delle uscite degli AOM. In questo modo, per qualsiasi deflessione
+angolare introdotta sui due rami i fasci delle due trappole
+passeranno sempre collimati per il centro del piano focale posteriore
+dell'obiettivo, con angolo d'incidenza dipendente dalla radiofrequenza
+applicata. I fasci, quindi, attraversano l'obiettivo e vengono
+focalizzati dentro il campione propagandosi parallelamente all'asse
+ottico principale. La variazione di angolo di incidenza nel piano
+focale posteriore dell'obiettivo si tradue in uno spostamento
+orizzontale dei fasci nel piano del campione: in questo modo,
+regolando la radiofrequenza degli AOM è possibile spostare la posizione
+delle trappole lungo una linea orizzontale all'interno del campione.
+
+I fattori di conversione tra posizione della trappola nel campione e
+frequenza inviata all'AOM, determinati dalle caratteristiche degli AOM
+e dalla geometria del sistema ottico, vengono determinati a posteriori
+visualizzando microsfere intrappolate e creando rette di calibrazione.
+
\section{Force-clamp}
diff --git a/images/aom.pdf b/images/aom.pdf
new file mode 100644
index 0000000..3518e11
Binary files /dev/null and b/images/aom.pdf differ
diff --git a/images/controller.pdf b/images/controller.pdf
new file mode 100644
index 0000000..49cf282
Binary files /dev/null and b/images/controller.pdf differ
diff --git a/images_src/aom.svg b/images_src/aom.svg
new file mode 100644
index 0000000..81b6831
--- /dev/null
+++ b/images_src/aom.svg
@@ -0,0 +1,3191 @@
+
+
diff --git a/images_src/controller.svg b/images_src/controller.svg
new file mode 100644
index 0000000..a5bb31c
--- /dev/null
+++ b/images_src/controller.svg
@@ -0,0 +1,2636 @@
+
+
diff --git a/main.tex b/main.tex
index f261d48..3c12792 100644
--- a/main.tex
+++ b/main.tex
@@ -42,6 +42,7 @@
\usepackage{siunitx}
\sisetup{retain-unity-mantissa = false,
list-final-separator = { e },
+ list-pair-separator = { e },
list-units = single}
% ===== BIBLIOGRAPHY