From 7d36e847377378d858c79a8ea353b0814717c9db Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: "lorenzo.zolfanelli93" Date: Tue, 18 Aug 2020 17:42:10 +0000 Subject: [PATCH] Update on Overleaf. --- chapters/1-introduction.tex | 57 ++++++++++++++++++------------------- chapters/2-methods.tex | 5 +++- 2 files changed, 31 insertions(+), 31 deletions(-) diff --git a/chapters/1-introduction.tex b/chapters/1-introduction.tex index b1e0712..90a21a1 100644 --- a/chapters/1-introduction.tex +++ b/chapters/1-introduction.tex @@ -8,7 +8,7 @@ ruolo importante nel determinare il corretto funzionamento di cellule, tessuti e organismi complessi. Mentre tradizionalmente la biologia si è occupata di studiare come -processi cellulari e inter-cellulari fossero regolati dallo scambio +processi cellulari e intercellulari fossero regolati dallo scambio di molecole biologiche, il ruolo degli stimoli meccanici è stato a lungo ritenuto marginale nella descrizione di questi processi. @@ -278,38 +278,35 @@ tra un certo numero di proteine interagenti. \label{fig:tj} \end{figure} -Diverse proteine attraversano la membrana e dimerizzano -con le loro omologhe appartenenti alla cellula adiacente, -tra le quali \emph{claudina}, \emph{occludina} e diverse -proteine appartenenti alla classe delle \textit{junctional -adhesion molecules}, (JAM). -Queste proteine di membrana si legano alla proteina -\textit{Zona occludens 1}, ZO-1 che, come mostrato da -recenti studi \cite{??}, potrebbe modulare la formazione -delle giunzioni e occuparsi della trasduzione di segnali -meccanici. -Inoltre vi sono evidenze sul ruolo di una terza proteina, -la \textit{cingulina}, nel modulare l'interazione di ZO-1 -con il citoscheletro di actina. Un'ipotesi è che il -legame cingulina-ZO-1 possa indurre delle modifiche -conformazionali in ZO-1 tali da consentire un legame -diretto con in filamenti di actina. -Anche in questo caso, per comprendere il ruolo della cingulina -nella trasduzione dei segnali meccanici, sembra promettente -utilizzare una tecnica che consenta, durante l'osservazione -dell'interazione di due proteine sottoposte a stress -meccanici, di osservare l'eventuale attaccamento al complesso -di una terza proteina. Ad esempio sarebbe possibile ipotizzare -un esperimento in cui allo studio dell'effetto delle sollecitazioni -meccaniche sul legame actina-ZO-1 viene aggiunta l'osservazione -dell'attività della cingulina attraverso microscopia di fluorescenza. +Diverse proteine attraversano la membrana e dimerizzano con le loro +omologhe appartenenti alla cellula adiacente, tra le quali +\emph{claudina}, \emph{occludina} e diverse proteine appartenenti +alla classe delle \textit{junctional adhesion molecules}, (JAM). +Queste proteine di membrana si legano alla proteina \textit{Zona +occludens 1}, ZO-1 che, come mostrato da recenti studi \cite{??}, +potrebbe modulare la formazione delle giunzioni e occuparsi della +trasduzione di segnali meccanici. +Inoltre vi sono evidenze sul ruolo di una terza proteina, la +\textit{cingulina}, nel modulare l'interazione di ZO-1 con il +citoscheletro di actina. Un'ipotesi è che il legame cingulina-ZO-1 +possa indurre delle modifiche conformazionali in ZO-1 tali da +consentire un legame diretto con in filamenti di actina. +Anche in questo caso, per comprendere il ruolo della cingulina nella +trasduzione dei segnali meccanici, sembra promettente utilizzare una +tecnica che consenta, durante l'osservazione dell'interazione di due +proteine sottoposte a stress meccanici, di osservare l'eventuale +attaccamento al complesso di una terza proteina. Ad esempio sarebbe +possibile ipotizzare un esperimento in cui allo studio dell'effetto +delle sollecitazioni meccaniche sul legame actina-ZO-1 viene aggiunta +l'osservazione dell'attività della cingulina attraverso microscopia +di fluorescenza. \section{Manipolazione ottica di molecole biologiche} \label{sec:ot} -Le pinzette ottiche (o \textit{optical tweezers}, OT) sono strumenti +Le pinzette ottiche (o \textit{optical tweezer}, OT) sono strumenti che sfruttano la \emph{forza di radiazione} esercitata da un fascio laser gaussiano altamente focalizzato su materiali dielettrici, in modo da intrappolare e manipolare oggetti microscopici con una @@ -344,12 +341,12 @@ intendiamo studiare. Tipicamente esperimenti di questo tipo vengono realizzati utilizzando sfere dielettriche di dimensioni micrometriche funzionalizzate legando covalentemente molecole di \textit{streptavidina} alla loro -superificie. +superficie. In questo modo è possibile successivamente ottenere il legame delle microsfere col polimero biologico d'interesse, purché esso sia stato -preventivamente biotilinato. Si sfrutta in questo modo il legame -streptavidina-biotina, estremamente stabile e praticamente +preventivamente legato a molecole di biotina (biotilinato). +Si sfrutta in questo modo il legame streptavidina-biotina, estremamente stabile e praticamente irreversibile (vedi figura \ref{fig:biotin-streptavidin}). \begin{figure}[ht] diff --git a/chapters/2-methods.tex b/chapters/2-methods.tex index d001cdd..585953d 100644 --- a/chapters/2-methods.tex +++ b/chapters/2-methods.tex @@ -1,7 +1,10 @@ %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% -\chapter{Metodi} +\chapter{Apparato sperimentale} \label{cap:methods} +L'apparato sperimentale consiste in un microscopio inverito, montato + + \section{Force-clamp}