From 0e80d3a970f20398ea8bc8fdd866523527446777 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: "lorenzo.zolfanelli93" Date: Fri, 14 Aug 2020 12:20:00 +0000 Subject: [PATCH] Update on Overleaf. --- chapters/1-introduction.tex | 27 ++++++++++++++------------- 1 file changed, 14 insertions(+), 13 deletions(-) diff --git a/chapters/1-introduction.tex b/chapters/1-introduction.tex index 17c53db..d7ededf 100644 --- a/chapters/1-introduction.tex +++ b/chapters/1-introduction.tex @@ -114,7 +114,7 @@ fluorofori liberi in soluzione. Una soluzione tipicamente adottata prevede l'uso di schemi di illuminazione come la riflessione interna totale -(TIRF, \textit{Total Interal Reflection Fluorescence microscopy}) +(TIRF, \textit{Total Internal Reflection Fluorescence microscopy}) o i fogli di luce inclinati (HILO, \textit{Highly Inclined and Laminated Optical sheet microscopy}), @@ -512,6 +512,7 @@ suo spostamento dalla posizione di riposo. \section{Microscopia di fluorescenza di singola molecola} \label{sec:fluo} +% come evitare ripetizione "singola(e) molecola(e)" Tipicamente, le tecniche di microscopia di fluorescenza di singola molecola consentono di sondare la posizione e i movimenti di singole molecole con risoluzioni spaziali e temporali prossime, @@ -524,10 +525,10 @@ debole fluorescenza intrinseca, si fa quasi sempre ricorso alla marcatura con fluorofori, cioè molecole con caratteristiche di fluorescenza note e elevata resa quantica. In questo modo è possibile ottenere livelli di segnale maggiori e soprattutto -una elevata specificità nel rendere rilevabili solo le molecole +un'elevata specificità nel rendere rilevabili solo le molecole che presentano caratteristiche di interesse. Queste due proprietà sono, come vedremo, molto importanti per -raggiungere un'elevata precisione di localizzazione. +raggiungere una buona precisione di localizzazione. Le tecniche di microscopia di fluorescenza sono molto flessibili e spesso non distruttive: consentono di osservare processi biologici @@ -563,7 +564,7 @@ regioni dello spettro visibile e con protocolli di marcatura standardizzati. La scelta del fluoroforo e del protocollo di marcatura devono tener conto di numerosi fattori, tra i quali: le condizioni dell'esperimento (in vivo o in vitro), le possibili interferenze col -comportamento del sistema studiato, la compatibilità con le sostanza +comportamento del sistema studiato, la compatibilità con le sostanze chimiche usate in soluzione, la stabilità del fluoroforo stesso e il suo tempo di vita. @@ -586,19 +587,19 @@ a campo largo risiede in una più marcata soppressione del rumore di fondo dovuto all'emissione di fluorescenza fuori dal piano focale. I microscopi che sfruttano queste tecniche sono infatti equipaggiati di opportuni accorgimenti per filtrare sia la radiazione -di eccitazione che quella raccolta in modo da selezionare uno strato +di eccitazione che quella raccolta, in modo da selezionare uno strato estremamente sottile del volume del campione. Le dimensioni del volume selezionato per ogni -punto acquisito posso avvicinarsi molto al limite di diffrazione, e +punto acquisito possono avvicinarsi molto al limite di diffrazione, in questo modo è possibile visualizzare in maniera estremamente nitida strutture con dettagli di dimensioni confrontabili con il limite -di diffrazione, +di diffrazione. Lo svantaggio principale invece sta nella massima risoluzione temporale ottenibile: per acquisire un'immagine è necessario muovere il campione (o il fascio di illuminazione) attraverso -l'intero reticolo e per ogni punto è necessario un tempo di sosta +l'intero reticolo e per ogni punto è richiesto un tempo di sosta adeguato a raccogliere un numero sufficiente di fotoni. -La risoluzione temporale di un microscopio a scansione quindi, +La risoluzione temporale di un microscopio a scansione, quindi, decresce all'aumentare delle dimensioni dell'area osservata e della densità di punti acquisita. @@ -610,19 +611,19 @@ dalla sensibilità del sensore usato e dalla velocità della sua scheda elettronica. Tuttavia, in questo caso, sul sensore si va a sommare all'immagine proveniente dai fluorofori nel piano focale quella, fuori fuoco, -di tutti gli emettitori che si trovino su piani diversi attraversati +di tutti gli emettitori che si trovano su piani diversi attraversati dal fascio. In campioni con una elevata densità di fluorofori liberi in soluzione -questo effetto viene particolarmente accentuato, con un effetto +questo effetto viene particolarmente accentuato, con un impatto negativo sul rapporto segnale/rumore ottenibile e di conseguenza sulla possibilità di individuare e localizzare singole molecole. -Per ottenere una sensibilità di singola molecola senza scarificare +Per ottenere una sensibilità di singola molecola senza sacrificare la risoluzione temporale sono state sviluppate tecniche che, manipolando il fascio di eccitazione, consentono di ridurre lo spessore del volume di campione eccitato, come la microscopia a riflessione interna totale -(TIRF, \textit{Total Interal Reflection Fluorescence microscopy}) +(TIRF, \textit{Total Internal Reflection Fluorescence microscopy}) o quella a fogli di luce inclinati (HILO, \textit{Highly Inclined and Laminated Optical sheet microscopy}).