Tesi magistrale
You can not select more than 25 topics Topics must start with a letter or number, can include dashes ('-') and can be up to 35 characters long.

79 lines
3.1 KiB

  1. \chapter{Metodi}
  2. \label{cap:methods}
  3. %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%% %%%%%%%%%
  4. \section{Stabilizzazione meccanica}
  5. \label{sec:stabilization}
  6. Nonostante l'isolamento meccanico fornito dagli elastomeri e dal
  7. tavolo ottico la posizione del campione rispetto al centro
  8. dell'obiettivo e la quota del piano focale sono soggette a
  9. fluttuazioni e derive.
  10. Gli effetti più evidenti e rilevabili sono rapide oscillazioni della
  11. posizione del campione dovute a vibrazioni acustiche residue e una
  12. progressive deriva rispetto alla posizione fissata che diventa
  13. significativa ($> \SI{100}{\nm}$) per tempi di osservazione di
  14. diversi minuti.
  15. Per quantificare quest'effetto viene usato un apposito campione in cui
  16. diverse microsfere in silice, di diametro \SI{0.5}{\um}, vengono
  17. immobilizzate in uno strato di nitrocellulosa depositato nella
  18. superficie interna del vetrino coprioggetti.
  19. Le varie fasi per la preparazione di questo campione sono descritte
  20. nei particolari nell'appendice \ref{app:protocols}, protocollo
  21. \ref{proto:silica_beads_flow_cell}.
  22. Le microsfere immobilizzate nel campione possono essere messe a fuoco
  23. e visualizzate attraverso il sistema di microscopia a luce trasmessa.
  24. Una volta selezionata e messa a fuoco una microsfera, analizzando
  25. l'immagine prodotta da uno dei due sensori CMOS è possibile calcolare
  26. le coordinate (in pixel) del suo centroide:
  27. \begin{equation}
  28. (x_{cen}, y_{cen}) =
  29. \frac{
  30. \sum_{(x, y)} (x, y) I(x, y)
  31. }{
  32. \sum_{(x, y)} I(x, y)
  33. }
  34. \end{equation}
  35. Per evitare di considerare altre microsfere o imperfezioni sul campione
  36. si sceglie di effettuare il calcolo del centroide limitando la regione
  37. dell'immagine utilizzata a un rettangolo nel quale una microsfera è
  38. sufficientemente isolata.
  39. Ricalcolando il centroide intervalli temporali fissati è possibile
  40. osservare la deriva della posizione (x, y) della microsfera.
  41. Inoltre è possibile sfruttare questo stesso campione per effettuare
  42. una calibrazione del fattore di conversione pixel/nm lungo due assi
  43. ortogonali.
  44. Per effettuare la calibrazione, dopo aver calcolato il centroide
  45. della microsfera, si sposta la posizione dal campione lungo uno dei
  46. due assi di una distanza ben definita, utilizzando il traslatore
  47. piezoelettrico. A questo punto, calcolando la nuova posizione del
  48. centroide si ottiene il rapporto tra lo spostamento comandato al
  49. traslatore (in \si{\nm}) e la variazione del centroide (in pixel).
  50. Ripetendo questa operazione in sequenza per vari punti si ottiene
  51. una curva di calibrazione per l'asse scansionata, dalla quale è
  52. possibile estratte la costante di proporzionalità con un \textit{fit}
  53. lineare.
  54. Risulta più complesso invece stimare la deriva del piano focale:
  55. per questo motivo è stato sviluppato
  56. \section{Calibrazione parametri trappole}
  57. \label{sec:calibration}
  58. \section{Retroazione AOM e \textit{force-clamp}}
  59. \label{sec:force-clamp}
  60. \section{Saggio a tre sfere}
  61. \label{sec:three-beads}
  62. \section{Fluorescenza di singola molecole}
  63. \label{sec:single_molecule_fluorescence}
  64. \section{TIRF e illuminazione a modi di galleria}
  65. \label{sec:gallery_mode}